Arriva quel momento in cui capisci di essere entrato nella zona d'ombra. E' ciclico.
Lo capisci perché non hai voglia di progettare, non hai voglia di andare veloce, non hai voglia di discutere e di sentirti nella ragione, non hai voglia, più in generale, di tante cose.
Sembra che hai perso la lucidità, la chiarezza e la pazienza prima di tutto con te stesso.
E' transitorio e passeggero, come tutto del resto, ma ne vuoi uscire il prima possibile.
Ora sai che per ritrovare il tuo centro devi perderlo.
Sai che per trovare la tua voce più forte e chiara devi smettere di sentirla per qualche tempo.
Sai che ciò che ti infastidisce oggi sarà ciò che saprai evitare domani.
Quando entri nella zona d'ombra rimorsi e rimpianti, paura e dubbio e inadeguatezza sono i compagni di stanza.
Una stanza che senti troppo grande e troppo piccola.
Grande e piena di ignoto e novità che non vuoi affrontare , piccola e vuota di certezze a cui vorresti aggrapparti.
E' l'anticamera di un cambiamento, lo hai già sperimentato più volte e sempre con maggiore consapevolezza.
Con questa ombra non combatti più non hai più l'età per farlo.
La riconosci e sai che quell'ombra è lì per farti vedere meglio e più in profondità il sole.