Lo spazio è stretto, la luce fioca, la gente distratta parla, beve, si guarda intorno.
Lui è lì, sul palco, nessun riflettore puntato addosso, solo le sue mani che scivolano sulla chitarra come fossero nate per quel momento.
Non c’è gloria, né applausi scroscianti, ma ogni singola nota è perfetta.
E in quel pub caotico, lentamente, qualcosa cambia.
Qualcuno smette di parlare, un altro si volta, poi un altro ancora.
Non è il palco a renderlo grande, è la passione mischiata al talento, il gesto ripetuto mille volte, fatto come se fosse sempre la prima.
La musica diventa viva, non ha bisogno di platee.
Ed è così che funziona..
Quando si fa qualcosa con l’anima, anche senza rumore attorno, la forza esplode.
Non importa dove ti trovi, chi ti guarda o chi non ti considera.
Quando la passione abbraccia il talento, quando lasci che le tue ali invisibili si aprano, ti accorgi che puoi volare ovunque.
E anche chi non era lì per te finisce per notarti.
Perché la vera potenza non ha bisogno di un pubblico, si impone da sola.
Forse è proprio questo che ci manca a volte: il coraggio di suonare la nostra musica, anche quando sembra che nessuno ascolti.