C’è chi vive per dimostrare qualcosa al mondo, chi si arrampica su una scala immaginaria di riconoscimenti e potere, convinto che il vertice gli dia finalmente la libertà di guardare gli altri dall’alto in basso.
Ma spesso quella vetta non è altro che un piedistallo fragile, costruito con l’invidia e la vanità degli altri, dove si resta soli, tremanti di fronte al vento del giudizio altrui.
Il vero potere non è essere visti più grandi, ma sentirsi più leggeri.
È saper sorridere senza motivo, scendere dalla scala e camminare tra gli altri, senza pesare né essere pesati.
È il sapere che la libertà non è un diritto conquistato, ma un dono che ci facciamo ogni volta che scegliamo di essere noi stessi.