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Primo Giorno di Scuola

1989 – Inizio di settembre.

Non ricordo con esattezza la data (il 9 o il 10) ma ricordo quel giorno come fosse ieri.

C’era il sole e una lieve brezza fresca, era quel periodo dell’anno in cui mettersi un maglioncino significava arrendersi definitivamente all’arrivo dell’autunno e convincersi a dare l’addio alla tanto amata estate.

Era il primo giorno del primo anno di liceo.

Liceo Scientifico Niccolò Copernico sezione “A sperimentale” a Pavia.

A distanza di circa 33 giri intorno al sole riconosco in quel giorno “l’embrione” di ciò che sarebbe stata una parte del mio futuro.

Lo stesso giorno accaddero i seguenti “eventi” : - conobbi i miei compagni di classe tra questi Patrizia futura madre di mio figlio.

Si mise a sedere nel banco dietro al mio (e vi assicuro che di banchi vuoti ce n’erano)

- sentii pronunciare per la prima volta in vita mia dalla brillante professoressa di Italiano il termine : ”Etimologia delle parole” .

Una vera epifania. Da allora l’amore per le parole, la volontà di scoprirne il significato più profondo e la loro origine non mi hanno mai abbandonato; il “caso” ha voluto che mi trovassi a creare un’attività che ha nelle parole e nella loro capacità di generare emozioni il proprio “core business”.

- nel portarci un esempio di “etimologia” la stessa professoressa spiegò il significato della parola “meditazione”, dopo aver tolto dalla mente tutte le idee preconfezionate e superficiali che avevo dello yoga: 8 anni dopo sarebbe divenuto un punto fermo della mia vita.

Unendo i puntini 3 aspetti fondamentali del mio presente avevano cominciato a “circondarmi” e a materializzarsi nello stesso momento. Riuscire ad avere un po’ più di “spensierata profondità” e dare maggiore attenzione alle parole che ci “orbitano” intorno ci porterebbe a riconoscere questi momenti magici più spesso. Le pietre miliari del nostro svelarsi.

Penso che ogni giorno possa essere il nostro “primo giorno di scuola” e rimango convinto che parte della nostra Storia sia già scritta dentro di noi, il nostro compito è alzarci dal banco … tirarla fuori e cominciare a raccontarla.

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