Ci rechiamo al bar, vicino al punto vendita a Milano, dove i due collaboratori con cui mi trovo lavorano.
Dobbiamo allinearci su alcuni aspetti di ordine minore e possiamo farlo davanti a un caffè, anzi il caffè diventa il fluido su cui cementare il nuovo rapporto di lavoro creatosi e la fiducia in esso.
Il mio è il quarto caffè alle 9 del mattino credo, mi devo dare una frenata, per la costruzione del team 'farsi venire l'ulcera' non era richiesta tra i requisiti.
Ci vengono serviti i caffè, li beviamo e inizia quella corsa a chi va prima alla cassa per pagare.
Arrivo primo, tocca a me.
Sto per pagare 3 eur e 60 cent con la fierezza di chi sta prendendo casa al proprio figlio quando la cassiera mi dice ' No, siamo a posto ha pagato Lorenzo`
' Chi cazz è Lorenzo? 'mi domando.
Scorre quel tempo sospeso e infinito che solo i pensieri sanno creare per trovare delle risposte quando uno dei miei collaboratori inizia a ringraziare Lorenzo.'
'Grazie Lorenzo, non dovevi'
Gli occhi di Lorenzo sono di un azzurro intenso, acquosi e buoni.
Lorenzo è un clochard, ha la sua casa costituita da un materasso, sacchi di vestiti, un carrello della spesa e qualche padella, li vicino.
Sembra un personaggio di un film, ma ahimè non è un film, sembra davvero abbia studiato all'università della Vita, quella vera non quella millantata sui social.
Sorride generoso e ringrazia lui dicendo :
' Siete sempre gentili con me'.
Ovviamente non io, non lo avevo mai visto, l' apprezzamento va ai miei due compagni di caffè. Io mi allineero'.
L'aria si è riempita di una fragranza speciale che si mischia al caffè, è il profumo della gentilezza e del rispetto.
Quanto è buono il profumo di chi é per natura gentile.
Un barbone ha investito parte delle sue risicate risorse per ringraziare chi è stato gentile con lui e lo fa sentire umano.
Conosco gente piena di denari che sembra perda un figlio quando si stacca dalle banconote nel portafoglio.
Gli ossimori esistenziali.