'Si potrebbe anche non masticare, sembra carta velina'.
Ci trovavamo in un piccolo ristorante a Osaka, che qualsiasi Ats italiana avrebbe chiuso seduta stante.
Nonostante cappe mancanti, fuochi fuori norma e aromi indecifrabili la fetta di carne Kobe che stavamo addentando era squisita e così delicata da risultare impalpabile al palato.
Eravamo in Giappone in missione 'per conto di Ayrton.'
Un pezzo mancante della collezione stava per venire in Italia con noi e sarebbe andata ad incastrarsi con gli altri pezzi già presenti nel 'Museum of Legends' di Salvatore.
Salvatore Apicella lo conosco da 35 anni. La prima volta che ci vedemmo avevamo 14 anni e ci stavamo mettendo sulla riga di partenza della “Pedalando per Pavia” in sella alle nostre Bmx.
Siamo cresciuti insieme: abbiamo trascorso giornate nel suo locale, il calcio, le finali dei mondiali, un gruppo musicale da cui per il mio talento musicale non riconosciuto venni allontanato, diverso tempo ed esperienze condivise. Quando penso a lui penso alla determinazione.
Quello che si mette in testa lo ottiene.
L’ho visto imparare a suonare il pianoforte e la batteria da zero con ottimi risultati. L'ho visto imparare a dipingere da zero.
L’ho visto riportare il locale fondato dal padre nel centro della città strappandolo a McDonald’s.
E l’ho visto creare qualcosa di straordinario.
Il 1° maggio 1994 si trovava ad Imola a 500 metri dalla curva dove perse la vita Ayrton Senna. Fu un trauma per tutti, per lui lo fu ancora di più.
Era il suo idolo e lo aveva conosciuto qualche anno prima dell’incidente fatale. Non so cosa sia scattato dentro di lui, ma anni dopo nel suo locale vidi la F1 Williams di Senna.
Sapevo che era appassionato ma mi chiedevo che cosa volesse significare avere una F1 nella taverna di un ristorante e anche l’investimento che aveva dovuto sostenere.
Dopo qualche anno, nel 2018 , ha organizzato nel teatro di Pavia una serata evento sul campione brasiliano facendo intervenire personaggi della F1 e del giornalismo sportivo e di seguito ha creato un museo dedicato.
Non è solo il più grande collezionista di memorabilia di Ayrton Senna al mondo ma è colui che può tangibilmente far conoscere una delle più grandi leggende della F1 alle generazioni future.
Ieri 23 Aprile 2024 presso il Museo Nazionale Dell 'Auto di Torino é stata inaugurata la mostra' Ayrton Senna Forever' in occasione dei 30 anni dalla morte del campione, dove possono essere ammirati i pezzi della collezione di Salvatore.
Sono molto orgoglioso di questo progetto e del mio amico.
Insieme ad Elisabetta Fedegari e Alessandro Pantoli avremo il grande piacere di portare la Mostra dedicata ad Ayrton Senna e una realtà tutta Pavese in giro per il mondo creando qualcosa di unico e mai visto.
Visione, abnegazione, determinazione, pragmatismo sono gli ingredienti per ottenere risultati.
Ad Maiora