XL
LG
MD
SM
XS

La Sindrome del Superbo


Condiviso con Tutti

Tutti

Diverse persone trasformano la loro vita in una continua rincorsa, un perpetuo tentativo di sentirsi migliori degli altri.

Questa competizione, a volte, sembra nascere senza una reale ragione apparente.

Perché, se guardiamo ai parametri della nostra società – economici, di successo professionale o di status – non avrebbero neanche nulla da invidiare ... appunto ... agli altri.

Eppure, per alcuni, questa spinta verso la superiorità diventa una motivazione così profonda che si trasforma in una trappola.

La ricerca di essere superiori agli altri è spesso un modo per mascherare insicurezze profonde.

Non si vince mai veramente in questa corsa, perché è una gara senza fine.

Ogni confronto si trasforma in una sfida, ogni obiettivo in una questione di vita o di morte.

Le prospettive vanno fuori focus e le vittorie più insignificanti diventano gratificazioni immediate e un sollievo momentaneo che placa l'ansia di vivere.

Qui sta il problema: quella sensazione di appagamento è fugace.

Dura solo un istante, per poi dissolversi, lasciando dietro di sé un vuoto ancora più profondo.

Così, il ciclo si ripete: si cerca la prossima occasione per dimostrare di essere “migliori”.

Ma migliori di chi?

Di chiunque, persino di noi stessi,

o meglio della versione di sé che si percepisce come un avversario, anziché un alleato.

E in questa gara contro se stessi, la vittoria non è mai possibile.

Chi è intrappolato in questa spirale non sta davvero cercando di migliorare.

Sta semplicemente tentando di riempire un vuoto interiore che non può essere colmato attraverso la competizione.

Dovremmo rilassarci un po'.

Alla fine, siamo destinati tutti alla stessa sorte.

Non è una gara, è un viaggio – e la qualità del nostro viaggio non si misura nel confronto con gli altri, ma nella serenità con cui lo viviamo.

Hai bisogno di maggiori informazioni?
Contattami, senza impegno, cliccando sul pulsante qui sotto, sarà un piacere darti supporto!