Il Divisionismo nasce a Milano, sulla stessa premessa del Pointillisme francese.
La mostra si è tenuta al Castello Visconteo di Novara e racconta il movimento che si sviluppò tra il Piemonte e la Lombardia nel tardo Ottocento.
Il Divisionismo si originò dall’idea che lo studio dei trattati d’ottica, che hanno rivoluzionato il concetto di colore, dovessero determinare la tecnica del pittore moderno.
Da dato chimico, il colore diventa fenomeno ottico e alla dovuta distanza l’occhio dello spettatore può ricomporre le pennellate staccate in una sintesi tonale, percependo una maggior luminosità nel dipinto.
Luce e colore, l'essenza della pittura vissero una rivoluzione di significato.
La natura della luce è sempre stata l'oggetto dell'indagine degli artisti che cercavano di catturarla e la trasformarono nel protagonista emotivo delle loro opere.
Fa riflettere come piccoli cambiamenti tecnici determinassero stravolgimenti culturali e di significato.
La tela diventa una piattaforma dove speculare sull'emotività del popolo, dei paesaggi e tessere la trama dello Zeitgeist ( Spirito del tempo) di fine Ottocento.
Luce e colore che sono anche nei nostri pensieri.
Se aumentiamo la loro tonalità e cambiamo la pressione della pennellata possiamo avere più facilità a illuminare quello che si dipinge sul quadro della nostra vita.