' Non ci fu uomo piccolo o grande che non piangesse e non si rammaricasse della perdita del suo genio. Fu un lutto generale per tutta la città di Firenze che perse uno dei suoi figli più illustri'
Giotto nacque da famiglia umile ma riuscì a diventare l'artista di punta di corti e del papato grazie alla sua maestria.
Fu un innovatore, fu il primo a rappresentare angeli e santi di profilo, iconografia fino ad allora riservata a demoni e malvagi.
Andò fuori dagli schemi, penso 'out of the box'.
'Fuori dalla scatola' è la modalità di pensiero che un imprenditore deve usare per emergere ed essere riconosciuto.
Sfide sempre più complesse affrontate con modalità di pensiero nuove e, se volete, rischiose.
Il rischio nella vita d'impresa è fossilizzarsi su modalità di pensiero e operative consolidate che non permettono di sperimentare nuove direzioni ed evolversi.
Questa sua capacità di sperimentare gli permise di introdurre la terza dimensione e di portare la pittura a un livello successivo.
Creò un metodo. La grande differenza tra l'azzeccare una mossa una tantum e il rendere estendibile un'esperienza nel tempo e, se le circostanze lo consentono, renderla scalabile.
Diverse opere a lui attribuite furono realizzate dai suoi assistenti che erano a conoscenza del suo metodo.
Il personal brand di Giotto rese più illustri le opere e un'opera firmata dal maestro è percepita di maggior valore rispetto a quelle firmate dai discepoli.
Funzionava così nel 1300, funziona così oggi.
I grandi architetti, gli stilisti, i designer che firmano grandi opere non le realizzano di persona il più delle volte, ma supervisionano i lavori e controllano che i metodi insegnati siano rispettati.