A 20 minuti dall'atterraggio all'aeroporto di Berlino la voce gracchiante del comandante pronuncia le seguenti parole: 'Ladies and Gentlemen we apologize for the delay ('solo' 4 ore ndr) but due to the Airport closure we are landing in Hannover' che più o meno suona così
'Signore e Signori ci scusiamo per il ritardo (l' aereo è decollato alle 22,50 invece che alle 18, 50) ma per motivi dovuti alla chiusura dell'aeroporto di Berlino atterreremo ad Hannover`
Capisco 3 parole dell'intera frase: closure, landing, Hannover.
Le prime due non mi provocano nessun effetto, la terza fa esplodere forte il seguente dubbio nella mia testa: 'Cazz ha detto...? Hannover?'
Ho certezza della mia capacità uditiva quando sento il mormorio dei miei compagni di cabina presurizzata (circa 200) che monta e si trasforma in un lamento unico e incessante e quando ascolto la hostess di origini russe - stremata da 436 h di lavoro ininterrotto a suo dire - rispondere a un pacato lamento di una passeggera argentina con queste parole: ' hey signorina sono in piedi da 436 h (appunto), ringrazia il cielo che vi abbiamo portato fino a qui', immaginatevela come fosse un panettiere genovese che alla critica mossa alla sua focaccia vi rispondesse: 'Belin... é arrivata la fenomena, cazz ne sapete in Argentina della focaccia di Recco!?'
La campionessa del customer care morde tutti coloro che osano far notare che atterreremo in piena notte a 3h di distanza dall'obiettivo e chiedono numi sull'assistenza che la compagnia ci fornirà.
'Già tanto che non vi facciamo paracadutare... Besughi' sembra che dica sempre con accento genovese.
Non vedo mio figlio, per risparmiare qualche euro quasi lo mettevo sul volo prima.
Io sono al 33B, lui al 7D. Sono tranquillo so che è un tipo che impara in fretta quindi so che non avrebbe grandi problemi ad aprire eventualmente il paracadute.
L' Aeroporto di Berlino chiude al traffico aereo a mezzanotte perché i cittadini berlinesi - essendo l'aeroporto praticamente in città (Una Linate in Piazza San Babila per intenderci) - hanno chiesto con una sorta di Referendum che di notte potessero dormire e non sentire gli aerei atterrare.
'Vuoi tu cittadino di Berlino dormire la notte? O Vuoi sentire motori da 8milioni e mezzo di cavalli riecheggiarti nelle orecchie senza sosta?'
Strano che non abbiano scelto la seconda...
Sta di fatto che ai berlinesi viene concesso di dormire mentre a chi sorvola' il cielo sopra Berlino' non viene concesso nemmeno un quarto d' ora accademico di ritardo.
Atterriamo ad Hannover, accendiamo i telefoni e in 200 riceviamo simultaneamente il seguente messaggio: ' Ci scusiamo per il disagio, la compagnia si prenderà cura del trasferimento tramite bus a Berlino'.
Non è così... il vero messaggio sarebbe dovuto essere: `Ahahahaha... E adesso sono cazz tuoi. Cordiali saluti. La compagnia aerea'
Mi consulto con mio figlio che dopo avermi chiesto di iniziare a settembre un corso di paracadutismo mi dice che c'è un treno in partenza alle 2.15
Prendiamo un taxi e ci raggiungono una signora tedesca che vive in Italia e parla perfettamente italiano e una gastroenterologa di Crema che - unica tra tutti i presenti - sa o semplicemente riesce ad usare l'app di prenotazione dei treni.
Acquistiamo il biglietto del treno che ad occhio costa quanto il volo andata e ritorno Milano-Berlino più una settimana alla Spa di San Pellegrino Terme.
Il treno è in ritardo di un'ora e qualcosa: nuova partenza 3,35 am.
La stazione di Hannover dalle 1 alle 3 di notte sembra un centro commerciale dell'hinterland milanese la domenica pomeriggio.
Un movimento incredibile.
Ci si aspetta da un momento all'altro il suono di un campanello che annunci: ' Aprono le casse 11 e 23, aprono le casse 11 e 23'.
Faccio in tempo a fare conoscenza di un armadio montenegrino.
1.90 di uomo con la birra in mano, la barba e la canotta della squadra di basket della Stella Rossa di Belgrado che insieme a due amici ci si avvicina e vedendo che armeggiavo con i cavi del caricatore del telefono mi chiede: ' Fratello mi presti il cavo dell' IPhone? '
Il mio telefono è al 3%... ho un disperato bisogno di caricare, ne va delle prossime ore.
Ma la birra in mano, il fatto di appartenere ad una delle tifoserie più calde del mondo e l' accento mi fanno apparire davanti agli occhi e riecheggiare nelle orecchie la frase: 'Spacco Bottiglia... Ammazzo Famiglia'.
Ho di fianco mio figlio, lo guardo e con rinnovato coraggio mi rivolgo al tipo dicendogli: ' Tieni fratello, tutto tuo'
Si siedono dirimpetto al tavolo del Macdonald, dove abbiamo trovato rifugio, e mette in carica il cellulare.
Comicia a dirmi cose, l'Italia è bella, Milano c'è la Moda, si scusa senza richiesta dei furti di alcuni suoi conterranei, gli dico tranquillo figurati nessun problema, insiste e io ancora lo rassicuro 'ma figurati sono ragazzate', per infine atterrare sul tema universale base di eterne amicizie per noi maschi: il calcio.
Comincia un ping pong di calciatori serbo-croati-montenegrini
Vlahovic - ping io
Kostic - pong lui
Vucinic - ping io
Boksic- pong lui
Mihailovic - ping io
Al nome del da poco scomparso giocatore si alza in piedi e fa il segno del saluto militare sostenendo la birra con l'altra mano, 'meglio non andare su discorsi politici penso...'
Conclude dicendo Abramovich.
'Ma non è un magnate russo? Penso.' ma fa nulla non lo sottolineo. 'Spacco bottiglia...'
Mi restituisce il cavo e ci salutiamo con il vigore dell'amicizia tra maschi, pochi minuti e avremmo sancito un patto di sangue e creato l'asse Milano-Hannover-Belgrado.
Il treno arriva saliamo e il rave party iniziato nella stazione di Hannover deve aver avuto il suo after qui dentro.
Nessun posto a sedere, quasi nessun posto in piedi.
Sono 3 h circa di viaggio. Orario previsto di arrivo 6.45.
Il viaggio prosegue tra borsate in testa quando passa qualcuno nel corridoio e gomitate nei fianchi, ma direi scomodamente bene.
'Si arriva a Berlino, Beppe' cit.
E dopo un Berliner e un caffè troviamo facile la via per l'hotel senza nemmeno aver bisogno delle mappe sul telefono. Ore 7.30.
'Chi ha detto che i treni in Germania arrivano sempre puntuali?'