Tendo ad avere una naturale e spontanea simpatia per chi si presenta o si firma con il proprio “diminutivo”, mi sembra di leggere il desiderio di far cadere velocemente le barriere e i formalismi e di cercare un collegamento tra cuori, di cercare l’essenziale.
Essenziale … proprio l’aggettivo che mi viene in mente scrivendo della campionessa del mondo di karate e campionessa europea di kickboxing Emanuela Amisani o meglio, Manu.
Quanti di noi ad un punto della propria vita si sono fatti le seguenti domande : “La vita che sto vivendo è quella che voglio ? ”
“E’ il mio battito quello che sento nel cuore o è il ritmo forsennato di qualcosa che non mi appartiene?”
“Vado “al tempo” di ciò che mi circonda?”
“E se cercassi altrove ciò che non trovo qui?”
Magari non utilizzando gli stessi termini, ma credo che almeno una o due volte nella vita ci siamo trovati o ci si troverà a porci domande di questa portata.
Emanuela e suo marito Marco si sono fatti queste domande e si sono dati una risposta.
Emanuela e Marco dal novembre del 2012 si sono trasferiti in Thailandia nell’isola di Samui.
Sono la testimonianza di come sia possibile dare retta al proprio cuore e alla propria pancia, prendere una decisione, difenderla dai condizionamenti e dalle difficoltà, volerla portare a tutti i costi a compimento fino alla fine.
La tenacia e la determinazione che ha imparato sul ring Emanuela le ha portate nella sua vita, nelle sue scelte quotidiane, nella Scelta di abbandonare “il noto” per andare dall’altra parte del mondo e inventarsi una nuova vita che battesse il loro ritmo.
Le ho chiesto cosa volesse incidere sul suo anello tondo e non mi sono stupito quando mi ha detto : “M come Manu” Lo dicevo è essenziale.