“Diremo, faremo … Sanremo” è il modo di agire che hanno le persone che ti vogliono tenere buono, costume molto comune in azienda.
Fiumi di prospettive e pseudopromesse che hanno il solo scopo di farti fare quello che serve loro al momento senza badare alla situazione presente.
Il più delle volte “la situazione presente” consta di contratti che sembrano sempre in procinto di essere firmati ma immancabilmente capita qualcosa che procrastina,
di definizioni di proprietà intellettuali o di beni (vedi sito, nome del brand, clienti che magicamente diventano “nostri” quando sono miei e tuoi quando sono tuoi).
“Io non firmo contratti perché per me la parola è vitale, se manca la fiducia non vale neppure la pena proseguire” è l’adagio che accompagna alcune di queste figure.
“Si ok concordo, intanto però firmiamo” dovrebbe essere il contro-adagio.
Fosse solo per il piacere di rompere le palle una volta che il rapporto si conclude anche se non si porta a casa nulla.
“Diremo, faremo … Sanremo” è il fumo negli occhi che viene soffiato per prendere il vostro tempo.
Bisognerebbe imparare a diffidarne e vedere esattamente la situazione presente come è ed in maniera obiettiva - e non speranzosa del futuro – fare le proprie riflessioni e considerazioni.
“Diventerai il socio di mio figlio" (...e chi te l’ha chiesto?),
"Ti occuperai tutta la parte delle risorse umane (si ok ma oggi? siamo in due )
"Ti farò gestire i clienti che arriveranno ( quali? Se quelli che bussano passano esclusivamente da te?) sono solo alcuni esempi di queste boutade alla ricerca del consenso.
Non sono da confondere con la Vision aziendale e la Vision personale dei propri obiettivi, sono due cose differenti e hanno sapori diversi.
Quando sentite cosi tanto entusiasmo nelle parole di chi vi dice “Diremo, faremo… Sanremo” chiedetegli/le di metterlo per iscritto, capirete immediatamente di cosa sto parlando.“
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