Quando si cade bisogna pensare a farlo come si deve.
Lentamente come fiocchi di neve.
Si cade perché è naturale.
La neve cade senza drammi e senza paure ... si forma e poi lascia fare alla gravità.
Cade, si posa e assume una forma nuova coprendo e pitturando lo scontato in qualcosa di provvisoriamente nuovo.
All’impatto i fiocchi si trasformano ... o diventano acqua o orme o si ricongiungono ad altri pari per creare palle o grazie ad un upgrade esistenziale ... pupazzi.
Cadono sperando in ombrelli amici capovolti per essere accolti e raccolti zigzagando tra ombrelli respingenti e rimbalzanti così da appoggiarsi da qualche parte e non interrompere la loro missione.
Solo quando cadono raggiungono l'obiettivo ... e poi sciogliendosi si compiono.
Siamo come fiocchi di neve ... ognuno diverso e unico e ognuno con tempi di caduta differenti.
Cadere fa parte del gioco e divenirne consapevole è un movimento lento come sentire scendere in silenzio la neve, quasi a maggio, in SaLento.