Una canzone di Mannarino riempie l'abitacolo.
"... A far risse, guerre scommesse mille schifezze, tremo tremo forte fra le tue carezze" ... dice fra e non tra per sottolineare la sua romanità intanto l'altra voce proveniente dal navigatore reclama la mia attenzione "300 metri svoltare a destra".
Le ruote mangiano asfalto veloci pronte al prossimo cambio di marcia.
I miei pensieri vanno alla stessa velocità. A ruota libera. Accelerano e poche volte frenano e svoltano. Vanno dritti, si incastrano, si entusiasmano, si aggrovigliano per poi lasciarsi e continuare a scorrere in solitaria.
Quando guido si presentano idee, pensieri, riflessioni che successivamente cerco di tradurre nero su bianco. Le migliori idee che si sono manifestate in azioni performanti si sono presentate in questo modo. So che quando devo affrontare viaggi lunghi potrebbero venire delle idee. Sono concentrato alla guida. Occhi, orecchie e mani coordinate sui 50 metri di strada davanti a me. La mia attenzione è tutta lì.
"Freewheeling" appunto "a ruota libera" è il nome di questa tecnica per la stimolazione di idee creative. Va a braccetto con il "Brainstorming". La prima è una tecnica in solitaria, la "tempesta di cervelli" invece necessita di compagni di testa.
E' un processo che si attiva ogni volta che ci viene un pensiero. E' un processo che si può tenere vivo attraverso stimoli. Un po' come attizzare il fuoco di un camino, si lascia bruciare, poi si aggiunge della legna, si muove la brace e lo si lascia esaurire solo dopo che ha liberato tutto il suo ardore.
Ben pensare è fondamentale per ben agire e non c'è da percorrere le strade tracciate dal Buddha per comprendere questo assioma.
Non siamo noi ad avere buone idee, sono le buone idee che scelgono chi le deve realizzare.
A noi il compito di trasformarci nel giusto strumento attraverso il quale possano suonare la loro melodia.