“Vivian Maier - Street Photographer"
Ho scelto oggi di ricordare la mostra sugli scatti “segreti” di una donna che si è tenuta esattamente un anno fa alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia. Vivian Maier nacque a New York nel 1926, nel quartiere del Bronx. Di mestiere faceva la bambinaia e si è ritrovata fotografa per vocazione, il suo valore verrà riconosciuto solo dopo la sua morte.
La sua fu una passione, un impulso che aveva radici nella sua profonda sensibilità, tanto da spingerla a scattare, nell’arco di cinquant’anni, oltre 100mila foto (viene chiamata la tata con la Rolleiflex) molte delle quali tra Chicago e New York.
La mostra raccontava una vita in mezzo a mille vite, scorci di strade e vetrine di negozi narranti la quotidianità, il tempo, i volti e i gesti delle persone. Scatti rubati, momenti casuali catturati per l’eternità.
Gli spazi delle Scuderie ben si sposano con l’idea che sta alla base della mostra: ambienti raccolti che conferiscono sfumature di intimità, cuore pulsante della rassegna.
E’ come essere dentro le pagine di un “diario segreto”, dove non sono le parole a raccontare i fatti, ma sono le immagini a raccontare storie ed emozioni.
Per la fotografa tutto diventava ispirazione.
Morì in ristrettezze economiche e il suo talento completamente ignorato. Solo anni dopo un rigattiere trovo’ le pellicole non sviluppate dei suoi scatti e da quel giorno il suo nome cominciò ad essere conosciuto.
Ricordo oggi Vivan Maier nel giorno delle Donne per riconoscere la loro capacità di fare cose belle in silenzio.
Non hanno la necessità di far vedere i muscoli e urlarlo in faccia al mondo come facciamo noi uomini, ma bisbigliano e compiono azioni di grande valore ogni giorno in tutti i ruoli che capita loro di vivere senza nemmeno che ce ne si accorga, senza nemmeno sottolinearlo.
Onore e rispetto a tutte le Donne oggi, sempre e ovunque.