Il grande sta lì, saldo, come se non avesse mai pensato di fare altro.
I suoi rami si allungano con naturalezza, accolgono il vento, filtrano il sole.
Accanto a lui, il piccolo cresce senza fretta, senza fatica. È un equilibrio che non ha bisogno di essere spiegato.
Il grande non protegge per dovere, il piccolo non si affida per paura.
È solo così che vanno le cose.
Le radici affondano nella stessa terra, si intrecciano dove nessuno può vederle.
Da lì viene tutto: forza, stabilità, spazio per crescere.
Il grande non si impone.
Il piccolo non si nasconde.
È un fluire spontaneo come la luce che cambia.
Stanno lì, cambiano senza sforzo, vivono senza forzature.
E in questo silenzio, in questa semplicità, c’è tutto ciò che serve.