“… Contrattacco di Scirea … Conti … subentra Rossi… Scirea… Bergomi… Scirea …. Tardelli … Gool gool Gool … Tardelli raddoppia, uno splendido gol di Tardelli… esultiamo con Pertini. 2 a 0 … Tardelli ha raddoppiato.”
La voce di Nando Martellini racconta concitata il secondo gol dell’Italia contro la Germania a Madrid la sera dell’11 Luglio del 1982.
Da lì a pochi minuti avremmo vinto il nostro terzo titolo mondiale di calcio.
E’ nei miei ricordi di bambino di 7 anni vivida quell’azione che ci accompagnò sul tetto del mondo.
Per me questo è il reparto marketing di un’azienda: è come la manovra di una squadra che porta al gol.
Per stare nella metafora sportiva il marketing è il centrocampo della squadra.
E’ il reparto che ferma le avanzate della squadra avversaria e riparte creando azioni e occasioni da gol, utilizzando le fasce per mettere i giocatori in condizioni di mettere palle al centro con cross o di trovare il giusto passaggio per posizionare gli attaccanti davanti alla porta.
In ultima analisi è la fase di gioco della azienda che prepara l’attacco all’ultimo tiro per segnare e concretizzare l’azione in vendita (fare gol).
Un’azienda è fatta di reparti e averne coscienza è già un primo passo.
Se il reparto marketing è il centrocampo di una attività, l’attacco è il reparto vendite, responsabile di chiudere in gol l’azione di preparazione alla vendita.
Diversi imprenditori non sanno cosa sia il marketing, non lo riconoscono nemmeno tra le attività e tendono a confonderlo con la sola attività di comunicazione e con l’uso dei social.
Più in generale confondono la sostanza con gli strumenti che servono per esplodere la sostanza stessa.
Per fare gol la palla deve arrivare davanti alla porta avversaria.