“Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre ... ” ... più o meno inizia cosi ... mi capita a volte di scorgere la copertina del libro di Buzzati tra gli scaffali delle librerie ... o nella categoria NARRATIVA ITALIANA o tra gli Autori, alla fine della lettera B.
Lo vedo e spesso sembra volermi ribadire che non vuole perdere la sua posizione privilegiata nella mia memoria:
“Ehi guarda che hai iniziato con me ... Il lume della lampada a petrolio ... il peso del mantello di Drogo mentre si veste ... il rumore degli zoccoli del cavallo in prossimità della Fortezza Bastiani ... te li ricordi ?”
Sì ... me li ricordo.
Fu il primo libro che lessi con un briciolo di consapevolezza e attenzione in prima liceo. Negli anni mi è capitato di rileggerlo e di rivivere quella sensazione di inutile attesa e di sospensione senza scopo. Mi chiedo chi, almeno una volta nella vita, non abbia fatto i conti con il dubbio di essere nel posto giusto sfiorando i pensieri del tenente.
Credo che quando cominci a dare confidenza ai libri cominci a fidarti del prossimo ...
Ho sempre amato i libri ... non solo leggere.
Ho imparato ad amare lo strumento ... quei parallelepipedi contenenti lettere nere e spazi bianchi che animano la carta e la riempiono di storie e di possibilità e stimolano i neuroni ad interagire creando nuove combinazioni.
“Liber” significa “corteccia ’ … Un pezzo d’albero … un pezzo di libertà ... "